Buone abitudini

Etichette sul tonno in scatola: le leggono 3 italiani su 5

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Leggere le etichette
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I consumatori cercano data di scadenza e origine della materia prima. Il 45% è favorevole al Qr-code.

Le informazioni on pack, quindi in etichetta, sono diventate sempre più importanti negli ultimi anni, tanto da spingere i player del Food & Beverage a curare ogni dettaglio perché si tratta di uno strumento di comunicazione fondamentale tra azienda e consumatore.
Per quanto riguarda quelle del tonno in scatola, risultano abbastanza chiare e leggibili per i più giovani, mentre gli anziani lamentano una difficoltà di lettura a causa di caratteri piuttosto piccoli. I consumatori più frequenti si mostrano interessati all’implementazione del Qr-code per visualizzare in maniera completa le caratteristiche del tonno in fase di acquisto.

Tonno in scatola: il 60% dei consumatori legge l’etichetta

Il ruolo dell’etichetta nelle scelte di acquisto di prodotti ittici conservati è il tema dell’ultima indagine realizzata dall’Istituto Ixè per l’Osservatorio Nutrizione e Benessere.
Dalla ricerca è emerso che due terzi dei consumatori, in particolare i più giovani, consultano abitualmente le etichette e riconoscono l’importanza delle informazioni disponibili. Le più utili? La data di scadenza (64%) e l’origine del pesce (59%), soprattutto per le donne. Seguono la presenza di coloranti e conservanti, nome e indirizzo del produttore, peso netto e condizioni di conservazione.

Le proprietà nutrizionali non sono prioritarie per chi acquista

Il contenuto di sale si ricerca solo nel 19% dei casi, di acidi grassi saturi nel 16% (con una maggiore attenzione da parte degli anziani). C’è un dato, però, che colpisce più di tutti: il 63% dei consumatori crede che il tonno in scatola contenga conservanti. Se si passa al contenuto di grassi, il 41% ritiene che si tratti di una percentuale bassa, mentre il 36% pensa che il tonno ne sia ricco.

Un italiano su tre dice di essere ben informato sui grassi Omega3, mentre il 46% conosce il termine, ma non approfonditamente

Solo la metà dei consumatori dichiara di sapere dove viene pescata la materia prima, ma molto spesso l’informazione non è corretta: il 34% degli intervistati indica l’Europa, di cui un 12% l’Italia. Il 19% del campione indica, invece, un oceano, in primis l’Atlantico (10%), mentre il 10% paesi o aree dell’Asia.

Come migliorare per permettere al consumatore di fare una scelta più informata?

Sull’etichetta si potrebbero inserire le sostanze nutrienti, indicare se c’è assenza di conservanti, quantità di sale, origine della materia prima e modalità di pesca.
Un’etichetta chiara e dettagliata è alla base della corretta informazione ai consumatori, per effettuare consapevolmente le proprie scelte alimentari. In particolare, il sistema di tracciabilità rappresenta un valore aggiunto che permette di conoscere le origini del tonno acquistato.

Conoscere la provenienza dei prodotti che utilizziamo ogni giorno in cucina è importante: Seguite i consigli di Bioimis su come leggere correttamente le etichette e quali informazioni cercare!

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