Buone abitudini , Alimentazione

Sagre di paese? Sì, ma a chilometro zero

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alimentazione; prodotti tipici; benessere; mangiare sano;buone abitudini
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L'appello arriva da Slow Food della Valcamonica: “Fate le feste a chilometro zero per far degustare i veri prodotti del territorio”.

Con l’arrivo delle sagre estive, aumenta l'afflusso di turisti e appassionati, che vogliono degustare i prodotti tipici di una regione. Ma è davvero così?

Purtroppo no e spesso, oltre a incentivare il servizio e la distribuzione di prodotti di scarsa qualità, queste forme di gestione rappresentano una concorrenza sleale nei confronti delle varie realtà di ristorazione presenti sul territorio.

Secondo Slow Food, infatti, la cultura gastronomica locale non caratterizza i menù proposti durante questi eventi, perché spesso si sceglie chi offre preventivi al ribasso: “Così accade che la polenta sia fatta con farine che provengono da produttori industriali di altri luoghi, o che il formaggio cotto alla piastra arrivi dalla Slovenia o che il vino sia quasi sempre sfuso e ne sia sconosciuta la provenienza”.

I prodotti a chilometro zero 

Un vero e proprio appello viene rivolto agli amministratori locali, a sostegno dei prodotti tipici per salvaguardare il lavoro delle imprese agricole del territorio e la qualità dei cibi proposti.

Ultimamente si sta diffondendo una vera e propria cultura dei prodotti agricoli a chilometro zero, che sono legati a una scelta di vita più consapevole, che tiene conto della positiva incidenza riguardo le emissioni di gas totali generati per far arrivare gli alimenti sulle nostre tavole e al consumo spropositato di concimi necessari per il ciclo produttivo intensivo che propone la grande distribuzione.

I prodotti a km 0, denominati anche a filiera corta, sono la riscoperta della tradizione perché vengono commercializzati e, quindi, consumati nelle immediate vicinanze del luogo di produzione. Dovrebbero risultare, quindi,non solo più freschi, ma anche più sicuri.

Non da poco la considerazione che aiutando a crescere le aziende locali che praticano colture adatte al proprio territorio, tendono a consumare meno energia e, quindi, ad offrire i loro prodotti ad un prezzo più basso.

I vantaggi di acquistare e consumare prodotti a chilometro zero sono, quindi, tantissimi:

  • sono di qualità superiore: acquistando direttamente dal produttore, è possibile verificare i metodi produttivi, la stagionalità e l’assenza di prodotti chimici;
  • sono più buoni: senza l'utilizzo dei prodotti chimici, è possibile gustare nuovamente i sapori e sentire i profumi che un tempo avevano i prodotti delle campagne;
  • costano meno: l’assenza di costi di intermediazione, marketing e trasporto abbassano il costo finale del prodotto;
  • sostengono le realtà locali: investendo sulle aziende del territorio si alimenta l’economia locale;
  • sono sostenibili: meno trasporti e imballaggi e scarso utilizzo di prodotti chimici si traducono in una maggiore eco-sostenibilità dei prodotti che consumiamo ogni giorno.


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