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Liquirizia: un rimedio antico

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alimentazione;dieta;benessere
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Menzionata nel primo erbario della medicina tradizionale cinese, la liquirizia è usata in Asia da circa 5.000 anni per curare tosse, intossicazioni alimentari e disturbi al fegato, mentre in Europa è stata introdotta solo nel XV secolo dai frati domenicani.

La liquirizia è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Leguminosae. Con lo stesso nome è indicato l'estratto vegetale ottenuto dalla radice tramite bollitura.

Si trova sul mercato in forme diverse:

  • in foglie: come qualsiasi pianta aromatica, anche la liquirizia può essere coltivata in vaso sul balcone oppure in giardino e le sue foglie possono essere utilizzate in preparazioni diverse, solitamente appena colte.
  • in polvere: si tratta certamente della forma più diffusa in commercio, reperibile sia online che nelle erboristerie e più utilizzata nella preparazione dei dolci.
  • in radici: venduta spesso come rimedio naturale per sbiancare i denti, può essere masticata anche da chi soffre di pressione bassa.

Le cinque varietà più conosciute sono:

  • Glycyrrhiza glabra typica: detta anche Liquirizia di Spagna, che cresce in Italia, Grecia e Spagna. È la qualità più pregiata e contiene per lo più glicirrizina, il principio attivo dell'estratto di liquirizia.
  • Glycyrrhiza glabra glandulifera: la Liquirizia di Russia è diffusa nelle zone orientali dell'Europa, nella Russia meridionale e in Asia minore.
  • Glycyrrhiza echinata: la Liquirizia ungherese.
  • Glycyrrhiza glabra violacea: dai fiori di colore viola, viene chiamata anche Liquirizia Turca o Persiana.
  • Glycyrrhiza uralensis: detta anche Liquirizia cinese, a basso contenuto di zucchero.

La virtù che in passato ha reso celebre la liquirizia era quella dissetante: gli Sciiti, popolazione nomade d'origine iranica, si cibava solo di formaggi di capra e liquirizia e camminavano per ore nel deserto senza patire la sete grazie all'azione rinfrescante di questa preziosa radice.

Ecco i suoi principali benefici:

  1. Regolarizza l'apparato gastrointestinale. La liquirizia aiuta a migliorare i disturbi dello stomaco, compresi aerofagia, stipsi, digestione lenta e ulcere. Studi recenti hanno, infatti, dimostrato come questo alimento riesca a formare un sottile film protettivo della mucosa gastrica.
  2. Cura la pressione bassa. Contiene la glicirrizina, un principio attivo che interviene sui livelli di aldosterone, un ormone che regola la pressione arteriosa. Per lo stesso motivo, però, la liquirizia, consumata regolarmente e in quantità elevate non è indicata per chi soffre di ipertensione.
  3. Allevia la tosse. È un toccasana anche per l'apparato respiratorio. Infatti, ha il potere di calmare la tosse e favorire l'espulsione del catarro dai bronchi.
  4. Aiuta il fegato. Da uno studio è, infatti, emerso che il consumo di estratto secco di liquirizia per trenta giorni consecutivi produce un sensibile miglioramento delle condizioni di salute in individui affetti da insufficienza epatica cronica. Sarebbero gli antiossidanti di cui è ricca a favorire la riduzione di trigliceridi e transaminasi nei tessuti del fegato e l'aumento del glicogeno epatico.
  5. Allevia lo stress. Sorseggiare un tè alla liquirizia può aiutarvi a rilassarvi. Inoltre, contrasta l'insonnia, grazie alla regolazione degli zuccheri presenti nel sangue e alla stimolazione dei liquidi cerebrospinali.

Volete gustare la liquirizia in maniera insolita?Provate questa delicata ricetta!

Risotto al limone con polvere di liquirizia

Ingredienti

  • 1 limone
  • 1 cucchiaio e ½ di polvere di liquirizia pura
  • 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • 20 g di ricotta
  • 250 g di riso integrale
  • 4 cipollotti
  • 1 litro di brodo vegetale

Preparazione
Pulite i cipollotti, eliminate la radice e la parte finale delle foglie verdi e tritateli finemente, poi fateli stufare dolcemente in una casseruola con l'olio. Unite il riso, fatelo tostare a fiamma media per un minuto, mescolando in continuazione. Portate a cottura il riso, versando il brodo vegetale bollente poco alla volta. Nel frattempo, lavate il limone e grattugiatene la buccia. Pelate al vivo la polpa rimasta, dividetela a spicchi e tagliateli a tocchetti. Quando il risotto sarà quasi al termine della cottura, spegnete la fiamma, unite la ricotta, la scorza e la polpa di limone. Mescolate, coprite e lasciate riposare per circa 2 minuti. Prima di servire, cospargetelo con la liquirizia in polvere.

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