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I germogli di broccolo alleati contro il cancro

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Consumati crudi, ultimamente sono diventati un vero e proprio cibo della salute. Un ingrediente originale da utilizzare in cucina.

I germogli di broccolo fanno bene alla salute. Numerosi studi hanno, infatti, dimostrato la loro efficacia nel combattere il cancro al colon, alla prostata e al seno.

Il merito è del sulforafano, una sostanza dalle proprietà antitumorali presente nelle crocifere, come i cavoli, rape e rucola, e che i germogli di broccoli contengono in quantità cento volte superiore rispetto alla pianta matura.

Secondo Elizabeth Jeffery, professore di nutrizione all'Università dell’Illinois, però, il modo in cui si consumano può influenzarne notevolmente le capacità curative. Se preparati correttamente, infatti, sono un anticancro estremamente potente: da tre a cinque porzioni alla settimana sono sufficienti per avere effetti benefici, a patto che l’enzima mirosinasi sia presente. Se non c’è, il sulforafano non si forma.

Molte persone distruggono questo enzima, nonché le sostanze nutritive contenute in questo ortaggio, cuocendo troppo i germogli. Meglio quindi consumarli crudi o con una leggera cottura a vapore, basta appena un minuto.

Scopri le ricette con i germogli!

I germogli di broccolo sono incredibilmente delicati, e sono un’aggiunta eccellente per un’insalata, o come contorno crudo. Oltre alle note proprietà anticancro, sono un'ottima fonte di vitamina C e vitamina E.

Branzino ai pistacchi con germogli di broccolo

Ingredienti

  • 300 g di sedano rapa
  • 800 g di filetto di branzino
  • 30 g di zenzero fresco
  • 6 mandorle spellate
  • ½ cipolla rossa di Tropea
  • 500 ml di brodo vegetale o acqua calda
  • 6 uova
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 2 rametti di dragoncello
  • 1 rametto di aneto
  • 20 g di pistacchi di Bronte
  • 1 cucchiaio di farina di grano saraceno
  • 120 g di germogli di broccolo
  • 1 cucchiaino di curry


Preparazione
Bollite le uova per 6-8 minuti e nel frattempo tritate i pistacchi e la cipolla, sbucciate il sedano rapa e tagliatelo a cubetti. Scaldate in una casseruola 2 cucchiai di olio extravergine, quindi aggiungete la cipolla, il sedano rapa, le mandorle, lo zenzero fresco, un cucchiaino di curry e fate cuocere per 2 minuti circa a fiamma bassa. Ora versate il brodo e lasciate sobbollire per 25-30 minuti. Fate raffreddare e frullate il composto di sedano rapa. Aggiungete 2 tuorli sodi sbriciolati, l’aneto e il dragoncello tritati. Tagliate il filetto di branzino a striscioline e panatelo nel trito di pistacchi, poi rivestite una teglia con carta da forno e cospargete di olio. Disponete i filetti e spolverizzateli leggermente con la panatura di grano saraceno, quindi bagnateli a filo con il restante olio extravergine di oliva. Infornate il branzino in forno già caldo a 220 °C per 8-10 minuti. Sul piatto da portata disponendo prima i germogli di broccolo, quindi versatevi sopra il purè di sedano rapa. Terminate adagiando i filetti di branzino al pistacchio.


Quinoa con rapa rossa, zenzero e germogli

Ingredienti

  • 180 g di quinoa
  • 1 rapa rossa
  • 1 bicchiere di germogli di erba medica
  • 1 bicchiere di germogli di broccolo
  • 1 bicchiere di germogli di fagioli
  • noci di macadamia
  • 8 fette zenzero
  • pepe
  • 2 spicchio aglio
  • olio extravergine d'oliva

Preparazione
Lavate la rapa, asciugatela bene, sbucciatela, frullatela e fatela saltare in padella con un trito di aglio e zenzero e 2 cucchiai di olio extravergine. Lasciate cuocere per alcuni minuti, aggiungete la quinoa e continuate a mescolare per circa un minuto. Versate, poi, 360 g di acqua, portatela a bollore, coprite bene e cuocete la quinoa a fuoco lento per una ventina di minuti, fino ad assorbimento dell'acqua di cottura. Spegnete e lasciate riposare 5 minuti. Unite alla quinoa i germogli ben sciacquati, le noci macadamia spezzettate, condite con olio extravergine e date una bella macinata di pepe prima di servire.

Un nuovo farmaco con i germogli di broccolo

I ricercatori del Cancer Istitute dell’Università di Pittsburgh hanno, recentemente, scoperto che l’estratto dei germogli di broccoli è in grado di ridurre in modo significativo l’insorgenza dei cosiddetti tumori della testa e del collo, una varietà di neoplasie che colpiscono il cavo orale e non solo: si generano infatti nella lingua, palato, labbra, gengive, ghiandole salivari, ma anche nella faringe, tonsille, laringe, cavità nasali, alla base del cranio, nei linfonodi nel collo e nell’orecchio.

Il prossimo passo sarà realizzare un farmaco antitumore a base di sostanze totalmente naturali.

Per ora lo studio si è limitato ai topi, ma i risultati sono incoraggianti. Secondo Daniel E. Johnson, docente di medicina alla Pittsburgh University e membro dell’Head and Neck Cancer Program i benefici del sulforafano nei topi fanno ben sperare che questa sostanza, dimostratasi non pericolosa per l’uomo, possa essere impiegata per difendere dall’insorgenza tumorale i soggetti più a rischio, cioè le persone continuamente esposte a agenti tossici e cancerogeni.

Questi tumori sono provocati, infatti, oltre che dal fumo di sigaretta, anche da sostanze e composti chimici presenti in certi ambienti di lavoro (polveri di legno, esalazioni di vernici e idrocarburi) rendendo alcune figure professionali, come falegnami e parchettisti, maggiormente a rischio.

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