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Buone notizie sul fronte celiachia: uno studio su 600 prodotti smentisce i falsi allarmi.
I cibi senza glutine non fanno dimagrire o ingrassare: questo il risultato di un recente studio condotto dall'Associazione Italiana Celiachia (AIC).
È infondata la paura che la dieta gluten free sia dannosa.
Infatti, se è vero che non fa perdere chili, come alcuni sostengono, non fa comunque ingrassare, come temuto da altri. L'AIC ha confrontato i nutrienti di prodotti con e senza glutine, passando in rassegna quasi 600 referenze fra biscotti, merendine, fette biscottate, pane e sostituti del pane, pasta secca e mix di farine.
L'indagine, completata recentemente e presentata durante il convegno nazionale dell'Associazione svoltosi a Genova, non ha trovato differenze sostanziali in termini di grassi e zuccheri contenuti nei cibi senza glutine rispetto ai corrispondenti contenenti questa sostanza.
La dieta gluten free è una necessità per chi è celiaco e non comporta rischi per la salute dei pazienti che devono seguirla.
Questi tipi di alimenti non devono, quindi, essere demonizzati perché sono comparabili agli analoghi convenzionali di produzione industriale, né vanno inseriti nella dieta pensando che siano più salutari o perfino dimagranti: sono sostanzialmente sovrapponibili.
Secondo Giuseppe Di Fabio, Presidente AIC, alcune piccole differenze ci sono, ma non sono sempre a discapito dei cibi senza glutine, che anzi a volte presentano valori nutrizionali migliori: i contenuti di nutrienti “critici” come zuccheri semplici e grassi sono sovrapponibili e le eventuali, piccole diversità non risultano significative sotto il profilo pratico.
Susanna Neuhold, responsabile dello studio, precisa: “Abbiamo analizzato pane e sostituti del pane come crackers e grissini, fette biscottate, biscotti e merendine, pasta secca e anche mix di farine. I grassi e gli zuccheri contenuti sono molto simili, non abbiamo individuato differenze significative se non, ad esempio, nel pane per celiaci e nella pasta senza glutine, in cui gli zuccheri semplici sono un terzo rispetto a quelli nella pasta standard. I risultati sono solidi e devono tranquillizzare i pazienti”.
I risultati tranquillizzano anche sul fronte del contenuto proteico, minore nei prodotti senza glutine: alimenti come il pane o la pasta non sono infatti considerati la fonte principale di proteine, che dovrebbero essere assunte nella dieta soprattutto attraverso il consumo di legumi, uova, latte e latticini, pesce, carne, tutti alimenti permessi ai celiaci.
L'AIC ha recentemente proposto la definizione di protocolli tra Industria e Ministero della Salute per monitorare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari e migliorarne la qualità.