Buone abitudini

Cosa abbiamo imparato dal lockdown?

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Cosa abbiamo imparato dal lockdown
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Le difficoltà dovute alle restrizioni imposte dal lockdown e dalla quarantena sono molte, ma in tanti hanno saputo cambiare alcune abitudini in meglio. Ecco quelle da mantenere!

La fase di lockdown e i periodi di quarantena dovuti all’epidemia da Coranvirus hanno modificato le nostre abitudini quotidiane. Le restrizioni alla libertà di questo periodo coinvolgono tutti gli aspetti “normali” della vita, limitando spostamenti, socializzazione, lavoro, organizzazione familiare. La maggior parte di noi tende a vivere queste circostanze con ansia e preoccupazione, così come aumenta il senso di frustrazione e incertezza.
Tuttavia, dovendoci adattare a questa situazione abbiamo anche imparato a occupare diversamente il nostro tempo, abbiamo scoperto nuove attività e iniziato ad adottare sane abitudini, anche a tavola.

Quindi anziché focalizzarsi sugli aspetti negativi del lockdown è opportuno ripensare e dare una maggiore importanza a quelli che sono stati invece i cambiamenti positivi. Questo aiuterà a anche a vivere meglio eventuali future restrizioni.

Ecco le abitudini da mantenere

  • Dare un senso alle azioni

Durante la quarantena abbiamo sviluppato nuove abitudini? Se desideriamo mantenerla probabilmente è perché ci ha procurato dei benefici tangibili. Sia i risultati positivi che quelli negativi ci possono aiutare a mantenere o eventualmente correggere le abitudini. In generale, i risultati positivi funzionano come rinforzo alle nostre abitudini, mentre quelli negativi possono essere da stimolo per lavorare sui nostri punti di debolezza.

  • Vivere meno freneticamente

La quarantena ci ha costretti a rallentare le nostre vite e questo blocco forzato, nonostante all’inizio sia stato vissuto negativamente, con il passare del tempo è stato rivalutato. In molti hanno intuito che la frenesia comporta un carico eccessivo di stress, costringendoci a ritmi poco naturali, che ci rendono tutt’altro che sereni.

  • Limitare gli sprechi

Acquistare solo i prodotti freschi che realmente servono oppure cuocerli e congelarli in maniera corretta, così da limitare le uscite e avere dei contorni sempre pronti. Soprattutto, studiare bene i pasti della settimana: non serve un grande lavoro di organizzazione per evitare gli sprechi, basta bilanciare il tutto a seconda della data di scadenza e la deperibilità dei vari alimenti.

  • Non mettere troppa pressione a noi stessi

Una volta compiuti questi passi dobbiamo fissare degli obiettivi intermedi, cercando di essere realisti e non troppo rigidi con noi stessi: poniamoci quindi obiettivi semplici e a breve termine che siano compatibili con la nostra routine quotidiana, seguendo la strategia dei piccoli passi. Se ci poniamo obiettivi troppo ambiziosi, rischiamo di non riuscire a raggiungerli e questo potrebbe portarci ad abbandonare la nostra nuova buona abitudine. L’importante è riprendere fiducia in noi stessi: anche se all’inizio imbocchiamo la strada sbagliata e commettiamo degli errori, dobbiamo essere in grado di andare avanti.

  • Fare workout a casa per rimanere in forma

Essendo impossibilitate a uscire, molte persone, non solo sportivi, hanno iniziato ad allenarsi in casa per tenersi in forma. Un’abitudine salutare, che va sicuramente mantenuta, anche se magari alternata, ai workout all’aperto.

  • Darsi dei tempi

Imponetevi un tempo limite per portare a termine un’attività e lavorate su questa senza distrazioni, finché il tempo non sarà scaduto. Questa tecnica risulta essere molto utile per le persone che sono portate a procrastinare. Infatti, il fatto di avere a disposizione un lasso di tempo limitato ci porta a fissare un obiettivo a nostra portata e quindi concretamente raggiungibile.

  • Frequentare le botteghe di quartiere

Frequentare i negozi di zona non consente solo di guadagnarne in gusto, ma restituisce valore a un rituale che per tempo ha rappresentato le fondamenta della nostra cultura gastronomica: la spesa dall’alimentare di fiducia. Una persona con la quale si instaura un rapporto di rispetto e confidenza. Una persona in grado di dispensare dritte e consigli su quali ingredienti prediligere, all’insegna della biodiversità e il rispetto del territorio, come conservarli e come cucinarli.

  • Fare una spesa ragionata

La quarantena ha contribuito a dimostrare che non è necessario recarsi al supermercato ogni giorno e che non tutti gli ingredienti segnati sulla lista sono indispensabili.
Il carrello va riempito con attenzione, senso della misura, meno ingredienti ma di qualità. Tanti prodotti base, farina, lievito, olio, che permettano di preparare piadine e altri prodotti salva-cena in casa in poco tempo, limitando così anche la quantità di packaging usa e getta.

  • Scatenare la fantasia in cucina

Quando i tempi per la spesa sono limitati, basta fare affidamento su ciò che si ha già in dispensa, tornando così a costruire il piatto in base a ciò che si ha in frigorifero, anziché fare la spesa a seconda della ricetta che si vuole realizzare. Gli ingredienti possono essere modificati, le dosi dimezzate, raddoppiate, l’uso di spezie moderato a seconda del gusto personale: la cucina è fatta di inventiva, creatività, fantasia, ma anche di necessità.
Una patata lessa può essere la base per molte ricette, ma anche un valido sostituto per le uova nella preparazione di polpette di carne o vegetali, burger e polpettoni, mentre un pizzico di bicarbonato, unito a del succo di limone, può prendere il posto del lievito per torte e altre specialità dolci.

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