Buone abitudini , Alimentazione
Molte persone tendono a confondere le allergie con le intolleranze alimentari ma in realtà sono molto diverse. Scopriamo le differenze!
L’incidenza delle intolleranze alimentari e delle allergie è in continuo aumento. Si tratta di problemi che hanno forti implicazioni sulla qualità della vita delle persone interessate.
I termini vengono spesso usati impropriamente ma, anche se alcuni sintomi possono essere simili, si tratta di disturbi completamente diversi.
Le allergie alimentari interessano circa l’1% degli adulti e il 7% dei bambini, mentre le intolleranze sono molto più diffuse, anche se bisogna distinguere le reazioni temporanee, date magari da un eccesso di consumo di determinati alimenti, da quelle ricorrenti che si hanno a prescindere dalla quantità assunta.
Cos’è un’allergia alimentare?
L'allergia è una reazione esagerata del sistema immunitario, che si scatena in risposta ad un antigene. Piuttosto che di “antigene”, comunque, quando si considera un'allergia alimentare sarebbe più corretto parlare di “allergene”, il quale è percepito come elemento estraneo dall'organismo, quindi come una possibile fonte di danno.
Il sistema anticorpale provoca una risposta immunitaria: è proprio l'alimento stesso con i suoi allergeni (più precisamente le proteine in esso contenute) a provocare questa risposta sproporzionata, che può sfociare anche in conseguenze molto dannose per l'organismo.
Cos’è una intolleranza alimentare?
Si tratta di una risposta dell’apparato digerente che avviene in seguito all’assunzione di una particolare sostanza presente negli alimenti. Questo comporta la difficoltà del soggetto a digerire quel tipo di cibo in maniera appropriata. Tra le intolleranze più diffuse in assoluto troviamo quella al lattosio.
Quali effetti hanno sull'organismo?
Le allergie possono essere scatenate, anche, da un’assunzione minima di una determinata sostanza e si tratta di una reazione che si verifica sempre. Per questo motivo, viene consigliato alle persone allergiche di stare alla larga dai cibi controindicati per evitare effetti sgradevoli e di trovare cibi alternativi.
Le intolleranze, invece, sono spesso collegate alla quantità di cibo contenente un particolare sostanza o se questa viene assunta in maniera particolarmente frequente. Le loro cause sono legate alla mancanza di particolari enzimi, che non permettono la corretta assimilazione di particolari sostanze.
In altri casi, il corpo ha difficoltà a processare determinati agenti chimici presenti nei cibi per garantire loro alcune qualità, come il colore o il sapore, o per prolungarne la conservazione. Due intolleranze scientificamente riconosciute, nonchè le più comuni sono quelle al glutine e al lattosio.
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