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Allergia al nichel? I cibi da evitare

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Il nichel è un metallo pesante molto diffuso che causa allergia da contatto. Al contrario di quanto molti pensano è presente anche in moltissimi cibi e spesso le persone non sanno di esserne allergiche.
secondo l' Aaiito, l’Associazione allergologi e immunologi italiani ospedalieri e territoriali in Italia oltre il 32% della popolazione ne è allergica (!!) 

 

L’allergia al nichel è una reazione anomala del sistema immunitario in seguito al contatto con oggetti contenenti questo metallo o all’ingestione di alimenti che ne contengono anche una minima parte. 

Secondo le ultime stime, infatti, in Europa il 20% circa della popolazione è allergica al Nichel, mentre in Italia si arriva al 32,1%, con un rapporto tra donne e uomini di 3 a 1. Nei bambini la prevalenza è di circa 16%. Sebbene la sensibilizzazione sia più comune tra gli adolescenti, anche i neonati e bambini possono sensibilizzarsi».

Lo spiega Susanna Voltolini, coordinatrice Dermatiti allergiche da contatto del progetto «Allergicamente» promosso da Aaiito, l’Associazione allergologi e immunologi italiani ospedalieri e territoriali.

Quali sono i sintomi dell’allergia al nichel?

I sintomi sono quelli di una dermatite da contatto di tipo allergico, che compare a circa 48 ore dall’esposizione al metallo. Sono questi i sintomi immediati:

  • dermatite, sotto forma di eczema o puntini. In alcuni casi può sfogare in vescicole che fanno male o addirittura nella comparsa di orticaria;

  • prurito accompagnato alla dermatite. Può essere anche molto intenso ma bisogna evitare di grattarsi per non causare lesioni alla pelle peggiorando la situazione;

  • sfoghi localizzati con bruciore, dolore e gonfiore. Sono i casi più gravi e bisogna subito contattare un medico per seguire la terapia farmacologica.

Nei casi più gravi e, più di rado, dopo l’ingestione di grosse quantità di nichel attraverso degli alimenti o acqua contaminata, si possono sviluppare sintomi gastrointestinali.

I cibi da evitare

L’eliminazione completa del nichel non è possibile e quindi si deve pertanto studiare un’alimentazione a basso contenuto. Come in tutte le forme allergiche, ogni individuo ha una determinata sensibilità. Quindi, la dose tollerata deve essere in funzione delle caratteristiche di ogni singolo individuo. In tutti i casi, è sempre necessario utilizzare per la cottura dei cibi solo pentole di alluminio, vetro e teflon, escludendo assolutamente l’acciaio inox.

Il nichel è ovunque, ma soprattutto, essendo libero nell’aria e nell’acqua, si deposita nei terreni agricoli. Ne segue che moltissimi alimenti lo contengono e la catena alimentare è  caratterizzata dalla presenza di questo metallo. La principale fonte è data dai prodotti vegetali, mentre tra gli alimenti di derivazione animale (carni, latticini e uova) l’uovo è quello a più alto contenuto.

Tra gli alimenti a più alto contenuto di nichel troviamo:

cacao, frutta secca, cereali e farine derivate, lievito in polvere, liquirizia, legumi, pomodoro anche in salsa, rabarbaro, cipolle, spinaci, asparagi, funghi, cipolle, porri, patate (se bollite con la buccia), uva, ananas, datteri, melone, mele, avocado, pesci e frutti di mare, crostacei, cibo in scatola, conserve alimentari.

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