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Voglia di batata? Ecco perché fa bene alla salute

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Patata dolce
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È originaria delle aree tropicali delle Americhe, dove tuttora avviene la sua maggiore coltivazione a livello mondiale. Vista l'alta concentrazione di vitamina C, è perfetta come prima difesa da influenza e raffreddore, ma non solo.

L'associazione americana Center of Science in the Public Interest ha messo la batata al primo posto in una classifica sui vegetali più importanti per la nostra salute. Gli esperti hanno valutato l'elevata concentrazione di sostanze benefiche non solo all'interno ma anche e soprattutto nella buccia di queste radici tuberose. Per prima cosa, sono perfette per chi è a dieta: hanno, infatti, un indice glicemico molto più basso rispetto alle patate bianche e poi apportano molti più nutrienti, il doppio di quelle a cui siamo abituati.

La buccia è ottima contro il diabete

È quanto ha confermato un gruppo di ricercatori dell'Istituto di ingegneria biomedica del Cnr di Padova, con la collaborazione dell'università di Vienna: in seguito a un'indagine condotta su un campione di popolazione europea affetta da diabete di tipo II, hanno accertato che il caiapo, un estratto di buccia di batata, ha la proprietà di ridurre la glicemia basale, il colesterolo e l'emoglobina glicata, con conseguente miglioramento generale dello stato di salute del paziente.

La batata fa bene al cuore

La patata dolce è un'alleata della salute cardiovascolare. Il suo apporto di antiossidanti, vitamine, minerali e fibre aiuta infatti a proteggere cuore e arterie; per di più si tratta di un alimento privo di grassi saturi e di colesterolo, che in quantità elevate possono promuovere l'aterosclerosi. Al contrario, le fibre aiutano a tenere sotto controllo la colesterolemia e la glicemia e l'elevato contenuto di carboidrati sotto forma di amido, riduce l'indice glicemico della patata dolce rispetto ad altre fonti di carboidrati.

Ricca di vitamina A

Una patata dolce di dimensione medie, cotta al forno e consumata assieme alla sua buccia, contiene oltre 4 volte l'apporto giornaliero raccomandato di vitamina A, importante per la vista, lo sviluppo delle ossa e delle difese immunitarie. Come gli agrumi, le patate dolci sono anche una buona fonte di vitamina C, che aiuta a combattere le infezioni e ad assorbire il ferro. Contengono betacarotene, forniscono fibre, vitamina B6, E, potassio e manganese: per questo motivo possono essere inserite nei regimi dietetici ricchi di frutta e verdura.

Ottima fonte di vitamina D

Soprattutto in questo periodo dell'anno, la mancanza di luce solare comporta una diminuzione dei livelli di vitamina D. Quest'ultima è fondamentale per la salute delle ossa, del cuore, della pelle, dei denti, per rinforzare il sistema immunitario, aumentare i livelli di energia, migliorare lo stato d'animo e supportare la ghiandola tiroidea.

Ricca di potassio

La batata contiene molto potassio, fondamentale per la salute dell'organismo, perché è uno degli elettroliti necessari per regolare il battito cardiaco e i segnali nervosi. Il potassio contribuisce al rilassamento delle contrazioni muscolari, riduce possibili gonfiori, e migliora le funzioni renali. La patata dolce batte di gran lunga la banana in quanto a contenuto di potassio.

Come cucinare la batata

Questo tubero si può utilizzare in svariate ricette, da semplice contorno, quindi cotte a vapore o arrostite, oppure come base per creme o zuppe, e anche per preparare dei dolcetti. Ecco come si prepara:

  • Al forno: sia intere, avvolte in carta da forno, che a tocchetti, condite con un goccio di olio. I tempi di cottura variano dai 30/35 minuti per i tocchetti, ai 40/45 minuti intere, sempre a 180°C.
  • Al microonde: ricordatevi di bucare con una forchetta l'intera superficie delle patate dolci, poi avvolgetele in un foglio di carta da forno inumidito e all'interno di un piatto fatele cuocere per 15 minuti alla massima potenza.
  • In acqua: potete lessare le patate dolci in acqua. I tempi di cottura variano secondo le dimensioni dell'alimento ma di solito dai 40 minuti in poi.
  • In pentola a pressione: dovete calcolare 20 minuti dal fischio della pentola. 

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