Cibi e proprietà

Ortica bianca: la falsa ortica

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Proprietà e usi dell'ortica bianca
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Questa pianta agisce come pianta medicinale esercitando un’azione emostatica, astringente e vasocostrittrice.

L’Ortica bianca è una pianta appartenente alla famiglia delle Labiate, che comprende circa 35-40 specie di piante erbacee, annuali e perenni. Conosciuta comunemente con il nome di “Lamo bianco”, è chiamata anche “Ortica morta” (perchè le foglie non sono urticanti) per distinguerla dall’ortica comune (Urtica dioica).
Si differenzia da quest’ultima per il colore molto chiaro delle foglie e, soprattutto, per i grandi fiori bianchi, che assomigliano a piccole bocche aperte. Dal fusto lanuginoso si dipartono grandi foglie cuoriformi, dentate e picciolate.
I fiori, bianchi o gialli, sbocciano in primavera. La fioritura dura dal mese di aprile a quello di settembre. L’ortica bianca può raggiungere un’altezza di 60 centimetri.
L’odore è molto caratteristico e ricorda quello del miele. Il sapore è leggermente amarognolo.

Un nome che ha origini nella mitologia

Il nome scientifico Lamium deriva quasi certamente da un personaggio della mitologia greca. Lamia, amata da Zeus, vide morire suo figlio per mano di Era. Divenuta folle di gelosia nei confronti delle altri madri, si tramutò in un mostro che divorava i neonati.
È originaria dell’Europa e dell’Asia occidentale e boreale. Successivamente venne naturalizzata nelle regioni a clima temperato del bacino del Mediterraneo. In Italia settentrionale è ampiamente diffusa dalle regioni costiere fino a quelle di montagna, mentre è rara nel centro-sud.
La sua coltivazione risale a molti secoli fa e il suo impiego non era limitato solo al campo medicinale ma anche a quello alimentare.

Le proprietà dell’ortica bianca

Questa pianta possiede virtù astringenti, depurative ed emostatiche. In più, è anche un antinfiammatorio naturale e ha qualità espettoranti, vulnerarie e risolventi.
Tali proprietà ne fanno un ottimo rimedio contro cistite, anemia, emorragie, diarrea, leucorrea, disturbi legati al ciclo femminile e emorroidi. Pare, inoltre, che la radice di ortica bianca abbia effetti positivi nei pazienti affetti da calcoli renali.
La medicina naturale prescrive terapie a base di ortica bianca anche nei casi di ipertrofia prostatica e ai soggetti affetti da insonnia.
In campo cosmetico, l’ortica bianca è spesso presente come ingrediente in trattamenti contro la forfora e il prurito del cuoio capelluto. I bagni a base di ortica bianca, infine, sono consigliati a chi presenta gambe gonfie e stanche e come cura a ferite, piaghe, foruncoli e leggere ustioni della pelle.

L’ortica bianca in cucina

La tradizione popolare vuole l’uso gastronomico delle false ortiche lessate e condite con olio e limone, oppure in frittata. Se ne trovate tante potete anche mangiarle senza mescolarle con altre erbe, sentirete che sono molto gustose anche da sole.
Il periodo della raccolta dei germogli e delle foglie apicali, le più tenere, è la primavera ma ci sono comunemente anche in autunno e in inverno, perché semmai, essendo morbide e pelose, temono di più il caldo che il freddo. Una caratteristica comune è il loro odore: se strofinate emanano un odore sgradevole come di muffa, di affumicato, che è il loro carattere distintivo. Comunque non fatevi fuorviare da questo odore poco attraente che si perde con la cottura, il gusto è decisamente migliore.
E sono appetitosi anche i fiori, soprattutto quelli della varietà purpurea, che fioriscono tra marzo e ottobre.

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