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Mangiate poche verdure? Forse è colpa di un gene

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Il Dna può influenzare le scelte alimentari
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Secondo un recente studio USA, la difficoltà nel mangiare le verdure è legata alla presenza di un gene che facilita la percezione del gusto amaro degli alimenti.

Conoscete persone che proprio non possono vedere le verdure? Grazie alla scienza oggi sappiamo cosa si cela dietro alla difficoltà nel mangiarle.
Uno studio che verrà presentato a Philadelphia durante i lavori del congresso dell’American Heart Association ha, infatti, indagato in maniera approfondita la situazione, scoprendo l’esistenza di un gene che potrebbe rendere le verdure meno appetibili per alcune persone, aumentando la sensibilità al gusto amaro di alcune sostanze in esse contenute. In questo modo il Dna può influenzare le scelte alimentari individuali verso opzioni più o meno sane.

Questione di gusto?

Sappiamo quanto il gusto sia un importante fattore nella scelta di mangiare determinati alimenti rispetto ad altri.
È in grado, anche, di dissuadere alcuni dal consumo di verdure che fanno bene al cuore e al nostro benessere quotidiano. Ed è qui, secondo lo studio, che entra in gioco il gene TAS2R38, importante per percepire l'amaro dei cibi. 
Ne esistono due versioni, PAV e AVI. Chi nel proprio DNA ha due copie di PAV è super-sensibile all'amaro di certe sostanze, ad esempio quelle tipicamente contenute in verdure come i broccoli (ma anche agli antiossidanti amari del cioccolato fondente e al caffè). Chi ha due copie della versione AVI sente pochissimo l'amaro ed è avvantaggiato quando a tavola c'è la verdura. Infine, chi possiede nel Dna una copia AVI e una PAV sta nel mezzo in quanto a percezione dell'amaro.

I risultati della ricerca

In questo studio gli esperti hanno confrontato il diario alimentare di 175 adulti (divisi poi in base alla quantità e varietà di verdure consumate abitualmente), analizzandone anche il Dna per verificare quale delle due versioni del gene del gusto amaro avessero. Tra i portatori di due copie di PAV (super-sensibili all'amaro) un triplo di persone in più non consumavano verdure. Insomma, le scelte alimentari rispecchiano la genetica individuale legata al gusto dell'amaro.

Sì alle spezie per mangiare le verdure

Partendo da questi dati, i ricercatori sperano di riuscire a scoprire quali sono le verdure più apprezzate dai portatori delle copie della versione PAV del gene TAS2R38, ma anche di individuare le spezie migliori per mascherare il gusto amaro e per rendere maggiormente piacevole l’assunzione di verdure, con ovvi vantaggi per la salute.

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