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Le spezie contro il diabete

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Oltre a insaporire i piatti, erbe e spezie possono aiutare a controllare il livello di zuccheri nel sangue

Il diabete, condizione che causa un forte impatto sui costi sanitari e con numeri che stanno crescendo a vista d’occhio (secondo le stime OMS, raddoppieranno entro il 2025), è causato da fattori di natura genetica e ambientale. Anche un'alimentazione poco sana e la routine sedentaria contano molto.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Medicinal Food, i cibi insaporiti con le spezie favoriscono la scomposizione e la digestione del glucosio e del colesterolo, abbassando in questo modo i livelli di zucchero nel sangue e quelli di insulina.

La curcuma

È una pianta erbacea il cui rizoma è usato come spezia nella cucina tradizionale di molte zone dell’Asia e del Medio Oriente, soprattutto in India e Thailandia.
Secondo le tradizioni mediche di molti popoli vengono attribuite alla Curcuma proprietà benefiche e salutistiche.
Ad oggi, sono state dimostrate le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Essendo l’obesità e il diabete malattie con una forte componente infiammatoria gli studiosi hanno cercato di evidenziare effetti positivi e benefici anche in queste patologie.
Per quanto riguarda il diabete, un’azione messa in luce è quella di contrastare gli effetti tossici di alcuni grassi, per esempio l’acido palmitico, sulle cellule beta del pancreas. Il cronicizzarsi di questi effetti tossici nella vita di una persona potrebbe contribuire molto allo sviluppo e alla progressione del diabete di tipo 2.
Una condizione comune sia al diabete di tipo 1 che al diabete di tipo 2 è che l’iperglicemia porta a stati infiammatori cronici con l’attivazione di processi cronico-degenerativi. Anche in questo caso, gli antiossidanti presenti nella curcuma svolgono un ruolo protettivo contro i processi infiammatori.

Lo zenzero

Nelle nostre cucine può entrare già polverizzato oppure fresco, sotto forma di rizoma.
Al momento è difficile spiegare con certezza perché lo zenzero eserciti effetti positivi contro il diabete. Studi preliminari suggeriscono che a entrare in gioco sia la sua azione sul metabolismo dei carboidrati, sulla sensibilità all'insulina e sui lipidi. In particolare, il gingerolo e lo shogaolo presenti nell'estratto di zenzero sembrano inibire l'attività dell'α-amilasi e dell'α-glucosidasi, enzimi che controllano il metabolismo dei carboidrati.
Inoltre, l'estratto di zenzero e il gingerolo possono aumentare la capacità di assumere glucosio delle cellule muscolari e adipose, un effetto che potrebbe contrastare problemi nella secrezione di insulina o nella sensibilità a questo ormone. Sono stati osservati, anche, un aumento dei livelli di insulina nel sangue, associato a una riduzione della glicemia, e un effetto protettivo dello zenzero sulle cellule produttrici di insulina, associato a un ripristino dei livelli attesi di questo ormone.

La salvia

È usata in cucina per conferire sapore a diverse ricette, ma anche come rimedio fitoterapico. Tra i suoi vari benefici troviamo, anche, la prevenzione del diabete, in virtù della sua azione ipoglicemizzante. Ideale per contrastare il diabete di tipo 2, contraddistinto da una resistenza dei tessuti del corpo umano all’insulina, è in grado di innescare meccanismi molto importanti per la salute dell’organismo. Come dimostrato da diversi studi, la salvia è in grado di inibire la gluconeogenesi da parte del fegato e, di conseguenza, di intervenire sulla resistenza insulinica.

Aglio e cipolla

È stato dimostrato che un consumo costante di aglio può ridurre i livelli di glucosio nel sangue dei pazienti che soffrono di diabete di tipo 1 e di tipo 2.
Questi benefici si devono al fatto che l’aglio ha la capacità di stabilizzare il metabolismo del glucosio e al suo alto contenuto di sostanze che agiscono in maniera simile all’insulina.
Uno studio condotto dalla University of Gezira, in Sudan, ha dimostrato che consumare 100 grammi di cipolla rossa cruda ogni giorno riduce i livelli di glucosio nei pazienti affetti da diabete di tipo 1 e di tipo 2. Questo si deve al suo alto contenuto di flavonoidi e di zolfo.

Cetriolo

I carboidrati presenti nei cetrioli possono essere facilmente digeriti dai pazienti diabetici. Il cetriolo contiene un ormone utile al pancreas per produrre l’insulina. I cetrioli permettono di controllare meglio la glicemia, evitando i picchi iperglicemici.
L’enzima erepsina, inoltre, nel cetriolo ha un’azione specifica: fraziona le proteine in eccesso nei reni.

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