Buone abitudini

Come combattere la stitichezza

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Combattere la stitichezza
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Dieta equilibrata, pasti ad orari regolari, attività fisica e relax favoriscono la funzionalità intestinale per combattere la stipsi.

Mal di pancia, gonfiore, pantaloni che non si chiudono, brufoletti, ritenzione idrica e chi più ne ha più ne metta: soffrire di stipsi è veramente fastidioso e spiacevole.
Da recenti dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, questo disturbo affligge più del 50% delle donne e più del 35% degli uomini. È presente nel 20% della popolazione dei Paesi a elevato sviluppo tecnologico tra i 20 e i 40 anni di età, si raddoppia tra i 40 e i 60 anni, si triplica in età superiori.
Per combattere la stitichezza spesso basta cambiare le proprie abitudini, soprattutto quelle alimentari e dello stile di vita. Infatti, possono predisporre e aumentare il rischio di questo disturbo una dieta scorretta e povera di fibre (frutta, verdure e cereali), una insufficiente idratazione, l’inattività fisica, eccessive situazioni di stress.

Attenzione a quello che mangiate

Circa un secolo fa la stitichezza era pressoché sconosciuta ed inizia a presentarsi come un problema via via più frequente parallelamente allo sviluppo tecnologico ed alle conseguenti modificazioni dello “stile di vita”. In questo assume grande importanza l’alimentazione sia in senso qualitativo che quantitativo.

Ecco alcuni consigli alimentari per combattere la stipsi:

  • assumere almeno una porzione di verdura ad ogni pasto, cotta o cruda. Tra le verdure cotte, preferibilmente lessate o cucinate al vapore, privilegiare spinaci, zucchine, broccoli e cavolfiori, fagiolini, melanzane e carciofi;
  • consumare ogni giorno 2-3 frutti di medie dimensioni, scegliendo soprattutto tra kiwi, pere, albicocche e prugne. Quando possibile mangiare la frutta con la buccia, o in alternativa cotta;
  • a cena prevedere un piatto in brodo o un minestrone di verdure;
  • alternare i cereali raffinati, quali pane, pasta e riso, con quelli integrali;
  • consumare almeno due volte a settimana i legumi;
  • includere nella propria dieta lo yogurt;
  • bere molta acqua (1.5-2 litri al giorno);
  • limitare l’assunzione di alcool, tè e caffè;
  • evitare i formaggi fermentati, i fritti e i grassi di origine animale.

Un corretto stile di vita aiuta a stare meglio

Mangiare ad orari regolari, senza saltare i pasti e masticando lentamente (una eccessiva introduzione di aria potrebbe causare aerofagia o meteorismo), avere una regolare routine nell’utilizzo della toilette (possibilmente subito dopo uno dei pasti principali) può aiutare a stimolare la funzionalità intestinale.

Sì all’attività fisica

Lungo tutto l’intestino esiste uno strato muscolare che con le sue ritmiche contrazioni fa progredire il cibo verso il basso, lo mescola più volte ed infine, dopo la trasformazione in feci, lo spinge verso l’esterno con l’atto della defecazione. Questo fenomeno è stimolato dal sistema nervoso, dalle “fibre” contenute negli alimenti, dalla masticazione prolungata e da un buon tono della muscolatura addominale. È stato dimostrato, infatti, che la vita sedentaria provoca stitichezza proprio per la diminuzione della forza dei muscoli addominali, i quali non riescono più così a stimolare la peristalsi, sia nel tratto iniziale dell’intestino, sia nella defecazione.
Il movimento dovrebbe, quindi, entrare a far parte di un regolare stile di vita. Basta camminare almeno 20-30 minuti al giorno o fare ginnastica.

Tutto inizia da semplici e sane abitudini

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